venerdì 24 aprile 2020

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione (Piero Calamandrei).


Sandro Pertini discorso del 27 aprile 1945


Vada la nostra riconoscenza ai fieri partigiani, che, privi di mezzi, armati solo di profondo amore per la libertà e di odio implacabile per il nemico imponendosi sacrifici di ogni genere hanno per lunghi mesi tenacemente lottato contro il nazifascismo dimostrando al mondo intero che il popolo italiano non è un popolo di vili e con le sue stesse forze egli vuole risollevarsi dall’abisso in cui è stato gettato dalla criminosa follia fascista.
Per la lotta sostenuta con tanta abnegazione e con tanta virtù da questi figli della classe lavoratrice, per la fierezza con cui i lavoratori hanno saputo affrontare durante la dominazione nazi-fascista sacrifici, persecuzioni e il plotoni di esecuzione, il popolo italiano sarà domani padrone del proprio destino.

Dal discorso di Sandro Pertini a Milano
il 27 aprile 1945 

                       Alle fronde dei salici

«E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».

(S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno)

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