Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la
nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e
la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata
la nostra Costituzione (Piero Calamandrei).
Sandro
Pertini discorso del 27 aprile 1945
Vada
la nostra riconoscenza ai fieri partigiani, che, privi di mezzi,
armati solo di profondo amore per la libertà e di odio implacabile
per il nemico imponendosi sacrifici di ogni genere hanno per lunghi
mesi tenacemente lottato contro il nazifascismo dimostrando al mondo
intero che il popolo italiano non è un popolo di vili e con le sue
stesse forze egli vuole risollevarsi dall’abisso in cui è stato
gettato dalla criminosa follia fascista.
Per la lotta sostenuta con tanta abnegazione e con tanta virtù da questi figli della classe lavoratrice, per la fierezza con cui i lavoratori hanno saputo affrontare durante la dominazione nazi-fascista sacrifici, persecuzioni e il plotoni di esecuzione, il popolo italiano sarà domani padrone del proprio destino.
Per la lotta sostenuta con tanta abnegazione e con tanta virtù da questi figli della classe lavoratrice, per la fierezza con cui i lavoratori hanno saputo affrontare durante la dominazione nazi-fascista sacrifici, persecuzioni e il plotoni di esecuzione, il popolo italiano sarà domani padrone del proprio destino.
Dal
discorso di Sandro Pertini a Milano
il
27 aprile 1945
Alle fronde dei salici
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».
(S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno)
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