Giochi ogni giorno con la luce dell’universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell’acqua.
Sei più di questa bianca testolina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.
di Pablo Neruda
frammenti, di natura, vita, colori, luce...
Dico che alcuno si sovverrà di me, nei dì venturi. (Saffo)
lunedì 22 febbraio 2021
Nostalgia di primavera
mercoledì 27 gennaio 2021
giovedì 11 giugno 2020
venerdì 24 aprile 2020
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la
nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e
la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata
la nostra Costituzione (Piero Calamandrei).
Sandro
Pertini discorso del 27 aprile 1945
Vada
la nostra riconoscenza ai fieri partigiani, che, privi di mezzi,
armati solo di profondo amore per la libertà e di odio implacabile
per il nemico imponendosi sacrifici di ogni genere hanno per lunghi
mesi tenacemente lottato contro il nazifascismo dimostrando al mondo
intero che il popolo italiano non è un popolo di vili e con le sue
stesse forze egli vuole risollevarsi dall’abisso in cui è stato
gettato dalla criminosa follia fascista.
Per la lotta sostenuta con tanta abnegazione e con tanta virtù da questi figli della classe lavoratrice, per la fierezza con cui i lavoratori hanno saputo affrontare durante la dominazione nazi-fascista sacrifici, persecuzioni e il plotoni di esecuzione, il popolo italiano sarà domani padrone del proprio destino.
Per la lotta sostenuta con tanta abnegazione e con tanta virtù da questi figli della classe lavoratrice, per la fierezza con cui i lavoratori hanno saputo affrontare durante la dominazione nazi-fascista sacrifici, persecuzioni e il plotoni di esecuzione, il popolo italiano sarà domani padrone del proprio destino.
Dal
discorso di Sandro Pertini a Milano
il
27 aprile 1945
Alle fronde dei salici
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».
(S. Quasimodo, da Giorno dopo giorno)
martedì 23 luglio 2019
grigliata sulle Dolomiti
post dedicato a Sara e Lidia
Spilla il vin rosso per fino alla feccia;
che stare di guardia senza vin rosso per noi
non è possibile qui.
Di Archiloco di Paros, traduzione di Giovanni Pascoli:
Il monte Cimerlo (Pale di san Martino)
Spuntino all'arrivo
Mentre entra in funzione la piastra radiante
e vengono allontanate le curiose pecore del Giura
la dispensa
...l'ora costante, liberi d'età
nel suo perduto nimbo...
(Giuseppe Ungaretti)
e un saluto al Cimerlo dopo un pomeriggio passato in cordiale compagnia a parlare di politica, di storia, di alpinismo e declamando poesie di Ungaretti e Saffo, (Il vino non era rosso, ma un delizioso Verdiso)
Spilla il vin rosso per fino alla feccia;
che stare di guardia senza vin rosso per noi
non è possibile qui.
Di Archiloco di Paros, traduzione di Giovanni Pascoli:
Il monte Cimerlo (Pale di san Martino)
Spuntino all'arrivo
Mentre entra in funzione la piastra radiante
e vengono allontanate le curiose pecore del Giura
la dispensa
...l'ora costante, liberi d'età
nel suo perduto nimbo...
(Giuseppe Ungaretti)
e un saluto al Cimerlo dopo un pomeriggio passato in cordiale compagnia a parlare di politica, di storia, di alpinismo e declamando poesie di Ungaretti e Saffo, (Il vino non era rosso, ma un delizioso Verdiso)
martedì 4 giugno 2019
Ischia
Ischia è un’isola nuda e pietrosa che ricorda molto la Grecia o la costa africana.
Ci sono molti alberi di aranci e di limoni e su per i fianchi delle colline si vedono filari di viti.
Infatti il vino d’Ischia è famoso ed è qui che fanno il Lacrima Christi.
Basta uscire appena dal paese, infatti, che ci si sente subito in aperta campagna e allora si può imboccare uno dei tanti viottoli che si inerpicano su in mezzo ai filari dove ci sono interi sciami di api e dove le lucertole si cuociono al sole sulle foglie che stanno per germogliare.
La gente di qui è massiccia e cotta dal sole e tutti, poi, hanno gli occhi speciali dei marinai: occhi di chi è abituato a guardare lontano.
di Truman Capote
...ci sono molti alberi di aranci e di limoni...(Truman Capote)
panorama di Ischia dalla Fortezza Aragonese
e non c’è che il cielo, di un azzurro smagliante (Truman Capote)
e allora si può imboccare uno dei tanti viottoli (Truman Capote)
Ci sono molti alberi di aranci e di limoni e su per i fianchi delle colline si vedono filari di viti.
Infatti il vino d’Ischia è famoso ed è qui che fanno il Lacrima Christi.
Basta uscire appena dal paese, infatti, che ci si sente subito in aperta campagna e allora si può imboccare uno dei tanti viottoli che si inerpicano su in mezzo ai filari dove ci sono interi sciami di api e dove le lucertole si cuociono al sole sulle foglie che stanno per germogliare.
La gente di qui è massiccia e cotta dal sole e tutti, poi, hanno gli occhi speciali dei marinai: occhi di chi è abituato a guardare lontano.
di Truman Capote
...ci sono molti alberi di aranci e di limoni...(Truman Capote)
panorama di Ischia dalla Fortezza Aragonese
e non c’è che il cielo, di un azzurro smagliante (Truman Capote)
e allora si può imboccare uno dei tanti viottoli (Truman Capote)
domenica 19 maggio 2019
Viaggio nelle Langhe
...e mentre andavo rimuginavo che non c’è niente di più bello di una vigna
ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra
cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano,
un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore.
da: ‘La Luna e i Falò’ di Cesare Pavese
da: ‘La Luna e i Falò’ di Cesare Pavese
Barolo |
botti |
panorama delle Langhe |
dal castello di Barolo |
Iscriviti a:
Post (Atom)