lunedì 5 marzo 2018

dopo il 4 marzo 2018

Sulla primavera di Bertolt Brecht:


...Noi tutti ricordiamo
i giorni più lunghi
il cielo più chiaro
l'aria mutata
della primavera destinata a venire .
Ora leggiamo nei libri
di questa celebrata stagione...

Ci fu un tempo nel quale si credeva in valori come:
L'uguaglianza, per cui tutti i cittadini hanno uguali diritti.
Il collettivismo,per cui il bene pubblico è più importante di quello privato.
La solidarietà, per cui chi ha di più deve dare di più. 

3 commenti:

la fenice risorta ha detto...

Sono talmente delusa mio caro Sileno!
Non siamo riusciti a cambiare questo paese, e francamente non so a chi dare la colpa
Ciao un abbraccio Lidia

Sileno ha detto...

@ la fenice risorta, Lidia, purtroppo quando si perdono di vista coloro che sono rimasti indietro, si continua a proclamare che tutto va bene, anzi benissimo, senza vedere i troppi che arrancano con grossi sacrifici per arrivare a fine mese e, magari, anche con lo spettro della perdita del lavoro mentre i miliardi per salvare i banchieri incapaci e speculatori si trovano sempre, allora si capisce che cambiare questo Paese è praticamente impossibile e, salvo qualche miracolo altamente improbabile, non ci riusciranno nemmeno coloro che hanno vinto queste elezioni, poi viste le promesse elettorali che hanno temo che l'Italia sia destinata a sprofondare ancora di più.
Ciao Lidia, ricambio l'abbraccio.

https://speradisole.wordpress.com ha detto...

Ciao, ciao, ciao, mille ciao. Sempre bravissimo e poetico.