giovedì 27 ottobre 2016

verso metà autunno

non conosco il nome di questo fungo simile al porcino

Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell'onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.
                                                   (di Marino Moretti)


le manine,  ( Clavaria )


la conosciutissima Amanita Muscaria 


copiosi nei boschi in questo periodo : i chiodini ( Armillaria mellea) 


e infine il re dei funghi commestibili:
il porcino (boletus edulis)  



... che fra breve quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera. 
                                                                                                           ( di Ada Negri)
 

6 commenti:

Alberto ha detto...

È sempre rischioso riconoscere un fungo dalle foto perché parecchi si assomigliano. Il primo potrebbe essere un Cortinarius Alboviolaceus se ha le lamelle.

Sono un fungaiolo e dunque:
Il posto che conosco solo io
Ci vuole la pioggia. Perché senza terra bagnata, senza umidità, non vengono. E poi ci vuole il sole. Perché se, dopo la pioggia, non salta fuori il caldo, non vengono. E poi bisogna che non ci sia nessuno intorno. Perché se ci sono degli intrusi o degli spioni, non vengono; peggio, se ne vanno, nel senso che te li portano via, quindi non bisogna farsi seguire, non bisogna farsi vedere, bisogna dissimulare. È una questione fra te e loro, quella con i funghi. Una questione privata, seppure all’aperto, in mezzo alla natura.

Ha riti e consuetudini che si affinano in anni di pazienza e camminate. Non è che, i funghi, li vai a cercare: i funghi si vanno a trovare. Vai direttamente a casa loro, come se andassi in visita. Conosci l’indirizzo. Sai dove nascono, dove si raccolgono. E loro, generalmente, ti aspettano sempre nello stesso posto, seminascosti sotto quelle foglie, sotto quell’albero, quel castagno, sotto quell'abete, al limite di quel prato, là dove c’è uno sbanco di terra e comincia il sottobosco. Chi va a funghi conosce i posti segreti dei funghi. Sono un bene prezioso. Ciascuno ha i suoi, in una parte di bosco che diventa come una tasca, qualcosa di intimo. Si passano in eredità, ma non si rendono pubbliche, non si raccontano.

L’andare a funghi preferisce il silenzio alle parole. Puoi regalarli tutti o condividerli a cena, ma non sveli il luogo da cui provengono. Non è ingenerosità, è il piacere della raccolta, quel gesto che comincia dagli occhi, quella carezza che diventa strappo morbido, quella golosità del tocco. C’è chi raccomanda l’uso del coltello per raccoglierli, ma tagliarli è come mozzare la coda ai cani. Non si va a funghi con un’arma. Si va con naso, occhi, tatto. E con quella parte di corpo che richiama la fortuna.

Sileno ha detto...

@ Alberto, con i funghi ci sai veramente fare, io, nonostante la mia passione per i boschi, non sono mai stato un bravo fungaiolo,anche se qualche volta ne ho trovati in quantità, però nei boschi mi piace spaziare con lo sguardo e divagare col pensiero,non solo guardare per terra e per tale motivo non sarò mai un bravo fungaiolo; le tue indicazioni sono molto precise e valide da vero amante della natura e dei miceti.
Grazie e ciao.

Patzy ha detto...

Ho un altra amica, ma spagnola, che fotografa funghi ... Io amo queste foto ... Confesso che quando sono andata nella Europa, ho provato anch io a vedere se riusciva a catturare un esemplare per me stessa, ma naturalmente non ho potuto perche mai sono stata la nell´autunno oppure con la pioggia non i puó passeggiare per il bosco come turista! Così che mi manca questo paesaggio ... Allora grazie per la condivisione di questi bel funghi, altro la poesia. Abbraccio, Sileno

Sileno ha detto...

@ Patzy, questa estate è stata molto avara di funghi, ma in questi giorni si trovano i funghi chiodini in grande abbondanza, se vieni in Italia l'estate da turista è facile trovarli nei mercati, almeno per vederli dal vivo. Ciao

ventisqueras ha detto...

io sono un cane da funghi ha ha, se entro in un bosco e ci sono...mi lascio guidare dal profumo e prima o poi li trovo, he he
è bellissimom andar per funghi nel sottobosco rugiadoso tra le eriche colorate e le foglie e i ricchi delle castagne che invadono i sentieri, quest'anno solo una volta, all'Orecchiella, il mio lungo viaggio all'Est mi ha precluso le gioie dell'autunno
neanche io conosco il fungo innominato per certo so che è velenoso
bellissime immagini
sereno week amico :-)

Sileno ha detto...

@ventisqueras,
ti prenoto come cercatrice, così torno a casa col carniere pieno di prelibati porcini, poi sono certo che mi faresti vedere ad ogni passo un mondo diverso ricco di bellezza e di poesia.