venerdì 19 luglio 2013

e la natura riconquista i suoi spazi

prima era un piazzale
e questa una trafficatissima strada statale
impianto industriale
un tempo correva sulle strade
e dove operai a fine mese avevano qualche certezza
ora si aggirano lucertole e bisce



cadono mondi che mai fioriranno:
le fatiche della devastazione hanno raggiunto il nocciolo che appare
quasi un cervello
minuscolo tra pollice e indice
facile da sbriciolare. 
 (G. Kunert)

7 commenti:

rosso vermiglio ha detto...

Ma per fortuna, che la Natura ha la capacità di sanare ferite altrimenti devastanti.

ale ha detto...

anche qui da me ci sono molti luoghi ove la natura si ripiglia spazi che l'uomo con la sua avidità ha usato.

Adriano Maini ha detto...

Mi appago anch'io di simili situazioni, che talora si verificano pure dalle mie parti!

speradisole ha detto...

Una cosa comunque spezza il cuore, dove prima c'era lavoro ora c'è miseria o rottamazione. Non so se è un bene perchè vorrebbe dire che c'è un miglioramento nella qualità della vita, o un male il che starebbe a significare maggiore povertà.
In ogni modo la natura si riprende fortunatamente i suoi spazi con la vita.
Ciao, un abbraccio.

Gibran ha detto...

Avremmo bisogno del giusto equilibrio,tra la natura e l'uomo,ma sembra impossibile,coniugare queste due cose.
Ciao Sileno un abbraccio.

Patzy ha detto...

Proprio commentavamo qualche giorno fa con alcuni amici, questo che tu segnali nel tuo articolo: la natura che di solito sembra volere ritornare al posto che noi le avevamo "rubato" ... Qui, nella cittá, abbiamo visto fiori che crescono sui tetti ... o felci sulle sporgenze dei grattacieli. É interessante questo che tu hai registrato con la tua macchina fotografica! Molto buone immagini. Abbraccio, Sileno.

ventisqueras,wordpresse,com ha detto...

non c'è tempo o modo per tornare indenni al passato, qualcosa si fa silenzioso, qualcosa intenerisce, altro si dispera
modo di fare Poesia fotografando
buonanotte Sileno