Il "maggiociondolo", o "laburnum anagyroides" pianta molto velenosa, appartiene alla famiglia delle "leguminosae", è un arbusto alto dai quattro ai sei metri che cresce ai margini delle radure in posizione soleggiata fino verso i 2.000 m/slm.
La corteccia è liscia di colore bruno-verdaceo, le foglie sono elittiche e da maggio a giugno si ricopre di grappoli di fiori color oro,
questi grappoli di fiori ricordano le fioriture del glicine, i frutti del maggiociondolo si sviluppano in baccelli e come tutte le parti della pianta contengono la "citisina" dal forte potere venefico.
Il maggiociondolo nelle Prealpi bellunesi, viene adoperato come siepe di confine fra le varie proprietà, il legno durissimo di elevato potere calorico si usa come legna da ardere, per le sue caratteristiche di durezza, si utilizza per fabbricare i denti dei rastrelli,
ed inoltre per costruire strumenti musicali a fiato;
si utilizzava anche al posto dei chiodi per legare le travi e le coperture dei tetti.
Per la sua flessibilità, veniva usato per costruire la cavezze (anelli di legno elittici) da mettere al collo delle vacche e delle capre.
Le piante di maggiociondolo dotate di un esteso sviluppo radicale, si usavano pure, per consolidare le scarpate e i pendii ripidi.
9 commenti:
Grande albero che cresce in alto, compagno dei larici. Nel mio dialetto si chiama emburnu
Com'è bello quel giallo in una foresta verde,sembra che il suo pensiero sia,"io sono al centro dell'attenzione".
Ciao Sileno.
Questa volta prevale in me la passione per quella stupenda ultima fotografia.
Descrizione dettagliata di un fiore magnifico di cui non conoscevo il nome, un abbraccio caro Sileno, buona giornata:-)
Ti adoro!!!
Mauro Corona lo nomina spesso nei suoi libri, ora so che albero è, riconoscibilissimo dai fiori gialli simili al glicine, buona serata :-)
Nel mese di maggio, ogni anno, nel mio Comune di nascita, si festeggia il Maggiociondolo che ne è diventato quasi il simbolo. La Pro Loco, organizza una sagra bellissima, con banda musicale, fiera, esposizione dei prodotti locali, crescentine, tigelle, burlenghi, celebrazioni medioevali, cortei, sbandieratori e musica, tanta musica e naturalmente balli....rigorosamente lisci.
Ciao,Sileno, non sapevo che questa pianta fosse tanto conosciuta.
Un abbraccio. Ciao.
Il mio Comune di nascita ebbe un ruolo importante nel 1200-1300 al tempo della guerra tra bolognesi e modenesi. Ogni paese ha ancora il suo castello medioevale e la via che si percorre da Bologna per arrivarci si chiama proprio la "via dei castelli". Il paese è una cittadina del vino.
Alcune immagini http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/geo/037018/page/5
Anche Wikipedia riporta la festa del Maggiociondolo http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Serravalle
Caro Sileno, intanto ti auguro un buon fine settimana. Per la descrizione così accurata del fiore mi trovi impreparato, ma lo trovo bellissimo.
anche sui nostri bei monti Pisani, nella parte ovest, dove non arriva la sferza del marino e la vegetazione è più lussuriosa a maggio i gridi gialli dell'albero velenoso percorrono la vallata con un effetto cromatico esaltante
grazie di averlo ricordato e della bella descrizione
serenità amico della montagna
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