mercoledì 10 giugno 2015

Viterbo e la Tuscia visti da un turista fai da te


I giorni che vanno dalla metà del mese di maggio alla metà del mese di giugno sono il periodo che preferisco per trascorrere qualche giorno da turista. Le giornate sono lunghissime e se c'è la fortuna del bel tempo,come quest'anno, sono gradevolissime e a tale riguardo ricordo con piacere quanto mi disse una deliziosa bimba di sei /sette anni tanto tempo fa: " Mi piacciono questi giorni quando il caldo si mescola col freddo". Anch'io amo questi giorni, " quando il caldo si mescola col freddo" e il movimento turistico è quasi inesistente e ciò significa: niente code per vedere i capolavori dell'Arte, prezzi bassi e tanta disponibilità dagli operatori turistici.
Quest'anno la mia meta è stata la città di Viterbo, mai da me visitata in precedenza e che ha sempre attirato la mia attenzione per la sua storia medievale.
Ci sono andato utilizzando i mezzi pubblici e qua incominciano le dolenti note: si esce dalla stazione di Porta Romana e alle fermate dei mezzi pubblici manca qualsiasi indicazione sugli orari e sulle destinazioni degli stessi, per informazioni bisogna disturbare qualche esercente, ad esempio per andare a Tarquinia ho chiesto informazioni sulla fermata dell'autobus in prossimità della stazione di Porta Romana, (dove alloggiavo), ad un vigile donna che con fastidio mi ha indicato  di andare al capo opposto della città dove c'era il capolinea dei servizi extraurbani, la fermata era invece a pochi passi di distanza senza indicazioni sulla meta, se avessi ascoltato la sgradevole vigile avrei dovuto camminare mezz'ora sotto il sole, per ripassare poi nello stesso posto e questo non è il solo episodio di malservizio, ma ne riparlerò anche in altro post. Dicono che il turismo potrebbe essere una miniera d'oro inesauribile per le casse disastrate di questo Paese, sia in termini di posti di lavoro che di soldi e che nel mondo l'Italia continua a perdere posizioni come flusso turistico, ma se non riusciamo nemmeno a fornire una miserabile indicazione come una fermata d'autobus con orari e itinerari, (e questo succede nella maggior parte delle città italiane non è un caso isolato quanto da me citato , ma è la norma); se mi trovo a forte disagio io che ho lavorato una vita nel settore, possiamo immaginare uno straniero che non conosce nemmeno la lingua e perde la possibilità di raggiungere una località, perché in mancanza d'indicazioni magari aspetta dall'altro lato della strada?
E mi domando se i ben retribuiti managers pubblici del settore Turismo e Cultura hanno mai utilizzato un autobus dove potrebbero esserci tanti potenziali esseri umani interessati a spostarsi per Turismo e Cultura, penso che non ci vorrebbe molto per capire i motivi della disaffezione degli stranieri verso l'Italia.
Tolto qualche sassolino dalle scarpe vengo ora alla bella Viterbo, al superbo quartiere medievale di san Pellegrino.
Arrivando dalla via Francigena una visione sul Palazzo dei Papi
Nella seconda metà del secolo XIII papa Alessandro IV pensò bene di allontanarsi da Roma a causa dell'instabilità politica e di stabilirsi a Viterbo pertanto nel 1266 venne edificato il Palazzo papale. 

la  scalinata e la loggia delle Benedizioni   
A Viterbo dal 1257 al 1281 ebbero la residenza, (anche alternata con altre sedi), nove papi, l'ultimo Martino IV, subito dopo l'elezione abbandonò Viterbo per trasferire la sede papale ad Avignone.
la chiesa di san Silvestro o del Gesù

A poca distanza dal palazzo papale si trova l'antica chiesa di san Silvestro o del Gesù, già citata nel 1080. In questa chiesa il 13 marzo 1271 mentre assisteva alla messa venne smembrato a colpi di spada il nipote del re Enrico III d'Inghilterra Enrico di Cornovaglia ad opera dei cugini Guido e Simone di Montfort per vendicare il loro padre e fratello uccisi in battaglia da Enrico III e poi fatti smembrare.
Dante nel XII canto dell'Inferno scrive: « Colui fesse in grembo a Dio / lo cor che 'n su Tamisi ancor si cola »
(Inf. XII 119-120)




Un angolo suggestivo nel Quartiere san Pellegrino lungo la via Francigena.



Il palazzo degli Alessandri del secolo XIII; gli Alessandri erano una famiglia di parte guelfa e costretti a fuggire dai ghibellini vincenti che si accingevano a distruggere il palazzo appena edificato, ma papa Innocenzo III si oppose a tale barbarie.



E per finire un esempio di casa ponte, tipica casa viterbese, due abitazioni unite all'altezza del primo piano mentre  sotto il porticato passa la strada; la scala, chiamata profferlo, è anche questa tipica dei paesi altolaziali, la  mancanza di ringhiere, sulla parte sinistra salendo, consentiva agli abitanti di difendersi con la spada nella mano destra e senza impedimenti, mentre gli intrusi erano ostacolati dal muro alla loro destra.
Un saluto agli eventuali visitatori e un arrivederci al prossimo post. 

7 commenti:

ale ha detto...

caspita che bella città!!!
in merito alle tue disavventure posso dire che molte persone non capiscono che lavorare con un sorriso rende tutto più facile???? gli "incazzati a prescindere" sono insopportabili ...io li sfinisco con i sorrisi e i ringraziamenti :D ci stanno male, malissimo! :-))))
un abbraccio forte carissimo Sileno!

Sileno ha detto...

@ ale,
quello che non sopporto è l'arroganza che questi "incazzati a prescindere" hanno sempre in abbondanza, particolarmente quando portano una divisa.
Anche a te un fortissimo "strucon"

Patzy ha detto...

Sono lieta che tu sia stato a Viterbo, nonostante le critiche che si possano fare, è una città fantastica. Seguiró con attenzione i tuoi prossimi post. Bellissime foto !!! Grande abbraccio Sileno.

Sileno ha detto...

@ Patzy,
Viterbo è una città carica di storia e molto bella, mi delude il menefreghismo a causa del quale si creano molti disagi che potrebbero essere ovviati con un po' di buona amministrazione.
Ciao

Pierpaolo ha detto...

E' davvero triste constatare ancora una volta quanto siamo bravi a complicare le cose anche a chi da turista si avvicina alle nostre meraviglie. Mi auguro che tu possa godere appieno dei giorni di svago che verranno, senza sorprese. Dimenticavo: se ti trovi nei pressi di Modena fai un fischio!
Un saluto a te Sileno e a presto

Sileno ha detto...

@ Pierpaolo,
anche a te auguro un'estate felice e ricca di soddisfazioni; le complicazioni nei confronti dei turisti, particolarmente stranieri, impoveriscono tutto il Paese, perché troppi rinunciano a venire in Italia proprio per i disagi e i tanti, anzi troppi furbi che ci sono in circolazione, pronti all'imbroglio e pensare che il turoismo potrebbe essere la miniera d'oro primaria dell'Italia.
Un forte abbraccio

ventisqueras ha detto...

bellissime le immagini che hai reso a illustrazione della grandiosità del sito! si entra direttamente in contatto con la Bellezza!
grazie