E domenica 25 maggio si va al voto per rinnovare il Parlamento europeo, in un'Europa che molte delusioni ha creato dopo molti anni di politiche di destra. Ci ritroviamo con un'Europa che ha tradito la visione dei Padri fondatori che credevano in una società la quale, dopo gli atroci massacri dovuti ai due conflitti mondiali del 1914-18 e 1940-45, avesse come valori: la pace, l'unità e la prosperità dei popoli.
I risultati raggiunti sono stati straordinari: quasi settant'anni senza conflitti, ( ad eccezione della guerra che ha dissolto la vecchia Jugoslavia, ma quello è stato un sanguinoso conflitto interno in una nazione che non apparteneva all'Unione Europea), anche la prosperità è arrivata copiosa salvo poi dissolversi con la crisi importata dall'America e molto malgovernata dalle destre europee al governo in quasi tutti gli stati dell' Unione Europea. L'unità invece è molto traballante per la mancanza di volontà dei troppi governi, quasi sempre di destra, che si sono succeduti nei vari stati e che, con una politica molto miope, non vogliono cedere nulla per creare un'unità politica fra tutti i popoli europei, con una visione comune dei problemi da affrontare a cominciare da un governo dell'economia improntato sull'equità e sulla solidarietà.
Per la prima volta, con queste elezioni, si vota anche per il Presidente della commissione europea, i due candidati che hanno la maggior probabilità di vittoria sono: Jean Claude Juncker per il PPE e Martin Schultz per S&D. Il mio voto è sicuramente per un cambiamento, perchè basta coi privilegi alle banche e alle multinazionali e basta con la politica gestita dalla signora Merkel
La Merkel
sta forgiando i paesi a propria immagine. Con un export tedesco che assomma a
oltre il 50 percento del PIL tedesco, la nuova Europa sarà il paradiso della
Merkel.
omissis....
Sarà un
modello basato sull’alta produttività e i bassi salari. La svalutazione
dell’euro, abbinata all’elevata produttività dell’export tedesco e al basso
costo del lavoro, è risultata in un vantaggio competitivo per
l’industria tedesca dell’export. Ha dato vita a paesi creditori
nel centro e a paesi indebitati in una periferia complementare al modello
tedesco.
secondo quanto scrive: Mark Bergfeld – 30 dicembre 2013 tratto da :
http://vocidallestero.blogspot.it/2014/01/il-mondo-secondo-angela-merkel.html#more
Questa continuerebbe ad essere l'Europa in caso di vittoria del PPE, invece questa è parte di un'intervista a Martin Schultz, fatta da Andrea Bonanni per Repubblica
Lei da
presidente del Parlamento europeo si è candidato per i socialisti e democratici
alla guida della Commissione di Bruxelles. Come cambierà l’Europa se verrà
eletto?
"Per
cambiare l’Europa non basta avere la maggioranza in Parlamento. Il potere di
iniziativa, cioè di proporre leggi e regolamenti, resta appannaggio della
Commissione. Se si vuole davvero cambiare bisogna partire da lì: dal motore
delle istituzioni europee. Sono tre le nostre priorità. La prima è la lotta
all’evasione e alla frode fiscale. È una questione essenziale. Sono qui a
Verona, nel cuore del Nord-Est, e ho incontrato molte piccole e medie imprese
che sono la spina dorsale della regione. Perché loro pagano le tasse e le
grandi multinazionali che guadagnano miliardi riescono invece a eludere
impunemente il pagamento delle imposte? È una profonda ingiustizia. La seconda
priorità è dare un lavoro ai giovani. Nella mia visione, il senso vero della
politica è quello di garantire i nostri figli migliori possibilità di quelle
che abbiamo avuto noi. Invece qui ci stiamo perdendo un’intera generazione. La
terza priorità è quella di non decidere a Bruxelles cose che sarebbero meglio
regolate a livello nazionale o locale. L’eccessivo accentramento è una delle
cause del risentimento verso le istituzioni
residente, i sondaggi dicono che in Italia Grillo sarà
il secondo partito. Perché la gente che vuole cambiare non dovrebbe votarlo?
"Perché chi vota Grillo non cambia nulla, né in
Italia né in Europa. Gli eurodeputati del Movimento 5 stelle resteranno da soli
e isolati nel Parlamento europeo, non conteranno nulla. E magari Grillo gli
proibirà anche di votare, come ha già fatto nel Parlamento italiano minacciando
multe per chi disobbedisce: un comportamento stalinista e antiparlamentare. E
poi non riesco neppure a capire che cosa vuole: propone allo stesso tempo gli
eurobond e l’uscita dall’euro. Forse non lo sa neppure lui".
Grillo intercetta un malcontento diffuso in
tutta Europa...
"Capisco le ragioni di questo stato d’animo. Non condanno certo gli
elettori di Grillo, e neppure quelli di Berlusconi. Sono pieni di disperazione
e hanno perso la fiducia nelle istituzioni. Se ascoltano i nostri discorsi,
sentono gente che parla solo di miliardi, quando per il 95 per cento dei
cittadini mille euro sono una cifra importante. In una notte i capi di governo
hanno stanziato 700 miliardi per salvare le banche. Ma quando si tratta di
varare una tassa sulle transazioni finanziarie occorrono anni per mettersi
d’accordo. Juncker, il candidato del Ppe, mi accusa di non avere esperienza di
governo. Ma io ho fatto il sindaco di una piccola città in Germania e conosco
le preoccupazioni della gente".
Parliamo di Juncker. Perché la gente non
dovrebbe votare per il Ppe?
"Juncker è candidato del Ppe grazie all’appoggio della Merkel e di
Berlusconi, che pure fa campagna contro la Merkel stando nello stesso partito.
Adesso Juncker prende le distanze da Berlusconi e dice di detestarlo. Ma i suoi
voti li accetta, eccome. Il Ppe è responsabile dello stato attuale dell’Europa.
Ha controllato la maggior parte dei governi dell’Ue e la Commissione europea.
La destra ha espresso 21 commissari su 28, da Tajani a Olli Rehn. Sono loro che
hanno ridotto l’Europa in questo stato. Poi, al momento delle elezioni, si
scoprono una coscienza sociale e fanno bei discorsi. Ma, se saranno eletti, ci
toccheranno altri cinque anni di austerità e ingiustizia sociale".
Anche per questi motivi domenica prossima voterò per Martin Schultz