Ancora una riproposizione:
il carro-abitazione del sig, Z.
Nei paesi di montagna non erano molti i diversivi che rompevano la monotonia del tran tran quotidiano.Nei miei ricordi c'è stato un circo molti anni fa e fece scalpore un episodio, il circo era un minicirco a conduzione familiare , forse c'erano un paio di scimmie e un serpente, probabilmente un pitone che in quella trasferta, ebbe la malaugurata idea di morire di freddo e ancora molti anni dopo si rammentava questo episodio.
Ricordo anche una serata di teatro con una compagnia di guitti e poco altro, anche perchè di soldi ne circolavano veramente pochi in quegli anni di ricostruzione dopo la guerra.
Un momento importante fu quando arrivò il cinema.
Era una struttura di lamiera con un telone per copertura e quando pioveva bisognava aprire gli ombrelli per ripararsi, le panche erano di legno e prima di sedersi bisognava fare attenzione che le galline allevate dal proprietario del cinema non avessero lasciato qualche ricordino sulle panche.
La pellicole proiettate erano degli anni trenta; il cinema Z*** venne in paese due volte nel periodo primavera- estate a metà degli anni cinquanta, le pellicole erano sempre le stesse, i titoli famosi erano: "Scarpe al sole", un film sulla prima guerra mondiale girato nelle nostre zone, poi" santa Genoveffa" e "Cielo sulla palude"
un film su santa Maria Goretti che in quegli anni venne santificata da Pio XII°, per adulti era il film "La mummia" con Boris Karloff,
la cui visione era interdetta ai bambini, perché ritenuta troppo terrificante, però ricordo che dopo aver assistito alla proiezione, anche qualche adulto ammetteva di aver avuto paura a ritornare a casa, ( in quegli anni non c'era illuminazione nel paese).
la cui visione era interdetta ai bambini, perché ritenuta troppo terrificante, però ricordo che dopo aver assistito alla proiezione, anche qualche adulto ammetteva di aver avuto paura a ritornare a casa, ( in quegli anni non c'era illuminazione nel paese).
Quando veniva proiettato qualche film edificante tipo "santa Genoveffa" o "Cielo sulla palude", il signor Z*** lo riferiva al vecchio parroco , il quale, durante la predica domenicale, lo comunicava ai fedeli.
La capienza del capannone credo fosse sul centinaio di persone: ricordo che il biglietto d'ingresso costava trenta lire , che difficilmente noi bambini avevamo.
Durante la proiezione, frequenti erano le interruzioni causate dalla rottura della pellicola, tutti i film erano in bianco e nero.
Alla fine del film principale, il signor Z*** entrava nel cinema, saliva in piedi su una panca delle prime file e rivolto al pubblico magnificava le trama del prossimo film che avrebbe proiettato, anche se tutti la conoscevano per aver già visto il film almeno due volte.
Mi sembra ancora di averlo davanti agli occhi il signor Z***, era bene in carne e portava i pantaloni sostenuti dalle bretelle, i pantaloni gli arrivavano al petto e dietro avevano un intaglio a V.
Quando aveva finito la presentazione concludeva declamando: " seguirà ora una camica di Ridolini" e la "camica" era la parte più interessante per i ragazzi.
Il signor Z*** era molto ingegnoso, ricordo che costruiva artigianalmente delle macchinette dove introducendo dieci lire e girando una manovella si poteva vedere qualche secondo di proiezione e con qualche diva dell'epoca un po' discinta, credo che questa sua abilità fosse un dono di famiglia , poiché ai nostri giorni i familiari producono e vendono attrazioni per luna park a livello mondiale.
Mi è rimasto un bellissimo ricordo del cinema Z******, che in quegli anni di povertà, ci ha regalato dei momenti felici.
13 commenti:
Ancora una volta, leggerti, diventa non solo un piacere, ma una ricostruzione del proprio passato.
Leggo del tuo e riecheggiano parti del mio, così ... per associazione.
Per esempio, il circo di periferia che arrivava vicino a casa mia, era ugualmente a conduzione familiare.
Mentre il primo film che vidi io (ma allora avevo 4 o 5 anni e abitavo in città) fu Peter Pan.
Quello che voglio dirti è che il tuo blog svolge almeno due funzioni importanti: ricordare i tempi passati e fare nascere un confronto, non solo con quelli di adesso, ma anche con il passato di chi ti legge.
Grazie di cuore, caro Sileno!
Lara
Sileno, i tuoi ricordi sono deliziosi ricchi di vissuto, mi richiamano alla mente il cinema del paese vicino Napoli dove ci trasferimmo, (il famoso Chiaiano, tristemente famoso per la discarica)..avendo qualche anno (ma pochi, meno di te), ricordo l'apertura del cinema, e ci andavo gratis, perchè la "maschera" era amico di mio padre, mi ci accompagnava e poi ritornava a riprendermi dopo un paio d'ore, e non si preoccupava molto del genere di film che avrei visto..ma credimi, la mia prima avventura della vita e lì sono cresciuta:-) Un abbraccio e grazie per questi magnifici racconti.
Questa volta un tuo ineccepibile post storico mi lascia scoperto almeno una memoria: per vedere film e comiche anteguerra ho dovuto attendere la televisione, ma negli anni '60. Medito sempre di ricucire i tuoi e i miei ricordi di queste vicende di costume e di civiltà materiale, quelli che un po' coincidono, certo!
Condivido il commento di Lara: il tuo blog è un'importante, dettagliata testimonianza di un passato che è doveroso ricordare: sono le nostre radici, e scusa se è poco! Grazie anche da parte mia, ciao
Il mio primo film fu galeotto, Biancaneve e sette nani avevo appena cinque anni ed ero all'asilo a tempo pieno cioè ci dormivo mentre gli altri bambini tornavano a casa alle quattro del pomeriggio.Feci di tutto per passare il cancello e andare a quel teatro del paese che ancora esiste ed è bellissimo.Ma la scappatella mi costò metà film che due carabinieri chiamati dalle suore mi vennero a prendere non ti dico i guai con le suore e la mamma.
Ma è un ricordo bellissimo se anche con il senno del poi ho rischiato essendo una bimba sola.
PS Sono Gbran che risponde anche da speradisole che poi mi firmo Lidia.
Scusa se mi sono intromessa ma il post è molto interessante ciao.
@ Lara, grazie per la tua considerazione, ma sono solo dei ricordi d'infanzia.
@ Riri, mi fa piacere di averti richiamato qualche ricordo, Ciao
@ Adriano tu hai qualche anno meno di me, ma abbiamo conosciuto dei cambiamenti epocali durante la giovinezza, che è bello rievocare
@ rosso vermiglio, grazie anche a te, ma come ho detto a Lara, non credo si tratti di niente di particolarmente importante, solo ricordi di un ragazzo di paese negli anni della ricostruzione.
@ Gibran- Lidia, mi ha fatto un grandissimo piacere il tuo passaggio e mi ha commosso la tua fuga dall'asilo, sono ricordi indelebili che lasciano una vena di malinconia ricordando le scelte che poi abbiamo fatto: alcune senza rimpianti, altre ci fanno pensare a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato se avessimo....
PS: non ti sei assolutamente intromessa, ci sono appositamente i commenti e sono sempre graditi.
Questo tuo post mi fa tornare in mente il mio primo film Biancaneve e sette nani,un film galeotto.Avevo all'incirca cinque anni,andavo all'asilo in un paese non molto lontano da casa ma dovevo dormirci e un pomeriggio mi intrufolai tra i bambini che tornavano a casa e andai al teatro dove appunto proiettavano il film,ma la gioia durò poco ad un certo punto mi vidi davanti due carabinieri ai quali la madre superiora aveva denunciato la mia scomparsa.Non puoi immaginare la paura di quello he mi sarebbe successo,ma me passai con una lavata di testa da parte dei miei genitori.Il teatro esiste ancora ed è bellissimo se non altro per quel ricordo di bimba incosciente.
PS Mi chiamo Lidia o Gibran ma a te apparirà la fenice risorta era il nome che usavo dopo una malattia.Rispondo spesso ai post di speradisole. Scusa la mia lungaggine e grazie ciao.
Questo tuo post mi fa tornare in mente il mio primo film Biancaneve e sette nani,un film galeotto.Avevo all'incirca cinque anni,andavo all'asilo in un paese non molto lontano da casa ma dovevo dormirci e un pomeriggio mi intrufolai tra i bambini che tornavano a casa e andai al teatro dove appunto proiettavano il film,ma la gioia durò poco ad un certo punto mi vidi davanti due carabinieri ai quali la madre superiora aveva denunciato la mia scomparsa.Non puoi immaginare la paura di quello he mi sarebbe successo,ma me passai con una lavata di testa da parte dei miei genitori.Il teatro esiste ancora ed è bellissimo se non altro per quel ricordo di bimba incosciente.
PS Mi chiamo Lidia o Gibran ma a te apparirà la fenice risorta era il nome che usavo dopo una malattia.Rispondo spesso ai post di speradisole. Scusa la mia lungaggine e grazie ciao.
parlavo di te nei giorni scorsi con mio figlio ...raccontavo dei tuoi post, dei tuoi ricordi così speciali che ci legano alla nostra storia familiare.
grazie. a presto caro Sileno.
Buona serata Sileno, c'era poco è vero ma quanto entusiasmo, un luogo comune ma è così, ciao.
Anche questa tua "rivisitazione" è bellissima. Mi ha colpito il fatto che i film proiettati fossero spesso di natura religiosa.
Seguivo un cineforum qualche anno fa, in cui amici che avevano collezionato film vecchi con vecchi proiettori che rumoreggiavano alle spalle, proiettvano film d'epoca. Alcuni persino muti. In questo cineforum ho visto ho visto quello su Santa Genoveffa e "Pia De Tolomei". Commoventi.
Ora non ci si prova neppure ad affrontare questi antichi argomenti, anzichè sentimento cerchiamo emozioni forti, più che altro rumori.
Ma la storia nostra è questa, quella che stai raccontando poco alla volta.
Grazie Sileno, un abbraccio.
Decisamente altri tempi... Per uno del '91 è sempre difficile immaginare come fossero...
Affascinante come sempre Sileno. Saluti :)
Un caro saluto e buon fine settimana.
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